Lo sviluppo sostenibile presuppone di riuscire a muoversi proattivamente verso un cammino che unisca gli interessi societari a quelli sociali.
Anche i nostri soci di riferimento non possono essere distanti da questo pensiero, soprattutto in considerazione del fatto che il tema dello sviluppo sostenibile rappresenta ad oggi una primaria sfida per il futuro di ogni organizzazione e – ovviamente – anche di ogni organizzazione sindacale. Da ciò ne consegue che ad ogni passo diventa necessario saper fare una valutazione i tutti gli impatti da esso derivanti, sia direttamente che indirettamente, rispetto ai valori che l’Organizzazione intende mettere a fuoco con sempre maggiore convinzione: lavoro, salute, ambiente, ruolo, identità, etica.
Gli stessi valori, per la loro importanza e rilevanza, devono necessariamente essere individuati e precisati anche da coloro che vivono l’Organizzazione e convivono con la sua attività di sviluppo. È necessario partire dall’assunto che nessun soggetto e nessuna Organizzazione possano esistere in maniera “statica” e senza un contesto: il dinamismo è qualcosa che unisce tutti e che porta naturalmente verso il confronto di idee e la comunanza di intenti globali, favorendo la capacità di fronteggiare con la forza dell’unione le sfide quotidiane.
Il principio è dunque quello di riuscire a rendere gli stakeholders sempre più partecipi nel processo di sviluppo aziendale, coinvolgendo di conseguenza tutti i portatori di interesse (i Soci, i fornitori, le Camere del Lavoro CGIL, i CAAF CGIL, i dipendenti Sintel, i consulenti, i consiglieri) nelle dinamiche della Società. La creazione di valore per gli attori coinvolti nell’attività d’impresa diviene essenziale per la costruzione di uno scopo comune e per il risalto di obiettivi che mirino allo sviluppo dei valori che si ritengono importanti.
Lo Stakeholder Engagement è tanto più complesso quanto più sono numerose le tematiche che si vogliono affrontare. Il coinvolgimento diviene più efficace quando è ‘strutturato’ come processo iterativo basato su degli input forniti dagli stessi stakeholder. Per gli anni prossimi, ci siamo prefissati di focalizzare meglio questa attività e renderla strutturata e strutturale, implementando così un ‘programma di coinvolgimento’ e integrando il processo di ingaggio nelle decisioni strategiche da intraprendere mediante dialogo e collaborazione con tutti i portatori di interesse.
Molte tematiche affrontate durante la definizione degli obiettivi, infatti, sono formulate attraverso una policy di natura strategica e dettate dalla Direzione stessa di Sintel. Si tratta di obiettivi strategici di coinvolgimento degli stakeholder e identificati attraverso eventi estemporanei di attività. Ciò nonostante, ci sono tematiche più nascoste, che potrebbero non essere da subito considerate rilevanti, ma non di meno devono essere identificate e affrontate, dato che rappresentano possibili ostacoli alla performance d’impresa. Una sfida chiave è quindi quella di intraprendere un coinvolgimento attivo e metodico per andare a scovare i bisogni inespressi dei vari stakeholder.
Riccardo Di Capua
Amministratore Delegato
Sintel S.r.l.